sabato 24 settembre 2011

Malato...Terminale



Quando il sistema Unix nacque, negli anni 60, non esisteva alcuna interfaccia grafica e dunque per comunicare con il computer si dovevano digitare vari comandi per ottenere un determinato risultato. Questo sistema, man mano che l'interfaccia grafica avanzava, è andato via via "nascondendosi" nel nostro pc ed è trascurato da molta gente. Ora nei sistemi operativi basati su Unix abbiamo una applicazione chiamata Terminale, che ci consente di interagire con la nostra macchina tramite comandi digitati da tastiera. E' molto importante scoprire il terminale...

 ...perché consente di fare molte operazioni che con la nostra tanto amata interfaccia grafica risulterebbero difficili o addirittura impossibili. Con "Malato...Terminale" spero di toccare i punti focali che caratterizzano il terminale tramite più post. Per una guida ottimale vi consiglio l'ottimo libro pocket "Mac OsX sotto il cofano" di Luca Accomazzi edito da Apogeo.

Iniziamo col dire che la finestra che si pone tra macchina e utente si chiama Shell, essa vi appare appena aprite l'applicazione "Terminale" che sui sistemi Apple si può trovare nel seguente percorso:

Applicazioni/utility/terminale


Sui sistemi Ubuntu si può trovare in


Applicazioni/accessori/terminale




o, se avete l'ultima versione 11.04 Natty, cliccando sul simbolo di Ubuntu e digitando "Terminale".
Aprendo il terminale vediamo già scritto qualcosa(anche detto prompt), è il segno che la shell è pronta a ricevere comandi.
La prima scritta che dovrebbe comparire è:

nomeComputer:~ nomecognomeUtente$ (su mac)


nomeUtente@NomePc:~$ (su Ubuntu 10.04)






Il formato è altamente personalizzabile, quindi anche se non vi trovate con il formato sopra riportato, poco importa.
Il terminale è formato, come già detto, da un insieme di comandi. Se vogliamo visualizzarli tutti, basta premere la seguente combinazione di tasti "Ctrl-X" e poi digitare il punto esclamativo (o più semplicemente due volte il tasto TAB), dopodiché vi verrà chiesto se si vuole visualizzare tutti i comandi o meno.


Ora muoviamoci un pò all'interno della nostra macchina tramite il terminale. Basta usare il comando ls seguito da invio per visualizzare la lista dei file contenuti nella cartella in cui ci troviamo (la cartella di dafault è la vostra cartella utente). La cosa interessante è che tramite questo comando saremo in grado di vedere file e directory invisibili all' interfaccia grafica(basta aggiungere il parametro -a).


Una variante del comando ls è ls -F  che consente di vedere un '/' dopo il nome delle cartelle e un '@' dopo il nome degli alias e un '*' dopo il nome dei file.
Ma come sono composti i comandi che fanno parte del terminale?
Possiamo distinguere tre parti in generale:


  1. Comando vero e proprio
  2. Parametri del comando(disponibili per alcuni tipi di comandi, vedi l'esempio ls a cui abbiamo aggiunto il parametro -F)
  3. Destinazione del comando.
Per il terzo punto possiamo usare un esempio sfruttando il comando ls preso in esame: ls /applications elenca tutta la lista di applicazioni presenti in "Applications".
 Se volessimo aggiungere un parametro potremmo scrivere: ls -t/Applications. Il parametro -t ordina i file per data di modifica.







Nella prossima parte di "Malato...terminale"vedremo altri comandi utili e shortcut per tastiera.







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